L’uomo evade dal suo sesso, mentre la donna costruisce senza requie una dimora per la rivolta.
Qui la vita non dorme. Ogni scintilla ha una vocazione per l’incendio. Anche le parole fanno i capricci. Si sta al mondo per sostenere l’amicizia della carne, la complicità di lontane stelle morte. Ad ognuno il suo rumore e la poesia a rotta di collo attraverso i giorni.
in alto disponiamo il
sequestro degli angeli
una bambina addossata al muro mi sorride
e diventa chimera
non c’è mai stata obbedienza nella nostra fame
l’unione non è unità
ogni tuo corpo scagiona la cicatrice che tradisce la morte
in amore si tende sempre a infinito
niente può condannarci
neanche l’amore
*
Poesia inclusa in Non me ne frega un cazzo della letteratura, Maldoror Press, ebook gratuito, 2011. Foto presa dal Web.
negli anni restano poche costanti.
nessun amore mi annulla, nessun amore ti annulla.
l’amore accresca, o non sia.
qualunque amore, soprattutto il nostro
Anche l’amore si fa costante, pur dovendo inventarsi ogni nuovo giorno. La sua costanza sta nell’andatura, non nella direzione. L’andatura è la qualità, il ritmo.
Detto questo, l’accrescimento di cui parli non può che essere qualitativo. I numeri non fanno l’amore, ma lo limitano.