È sempre un’imminenza, l’amarti.
Stringere da presso le nuvole. Piovere col pensiero. Intingere le parole dentro le bocche e guadagnare l’uscita. Ecco.
il fiore sperimentale delle tue labbra
il brusio della pelle nuda
le due stelle brune che mi fissano
la febbre della terra
gli imperativi che sorgono dall’acqua del tuo sesso
l’erba muta che cresce nel rumore
il comburente poetico della verità
l’impasto di vetro e sangue che forma i punti critici del tuo corpo
il broncio che mi tieni quando la mia assenza ti rivela
la vanagloria la collera gl’intarsî di carne del dubbio
Ecco. È tutto questo a nutrire i movimenti ingenui del mio assedio. Per gli aghi calamitati che spunteremo. Per le scorie di luce nelle notti senza luna.
Avremo la bella futilità che riscalda i sani. La mancanza di parsimonia. I colpi dell’amore che non uccidono.
Avremo corpi che non sono due, ma quattro, otto, neri, moderni, agitati. Avremo sogni di pietra cocente e pallottole per ogni nemico dello stupore.
Faremo l’amore quando piove, pioveremo sull’amore, ci asciugheremo al culmine dei fuochi e niente ci farà ombra, eccetto il fragore che ci condurrà molto più lontano nel vento.
[Mattina dell’11 ottobre 2011. Testo confluito in: Non me ne frega un cazzo della letteratura (Maldoror Press, 2012). Foto di StephenCarroll. ]
Buon anniversario.
Mi introduco in punta di piedi per testimoniare la mia ammirazione per come trattate, parlate, gestite le questioni di sesso e dintorni (i dintorni che non sono contorni, ma sostanziano il centro dell’azione= il fare l’amore).
Non ne posso più di liriche semplicemente oscene, lette qua e là.
Questo posto ( e quello di Francesca Mazzuccato) sono la dimostrazione di come la parole si possa fare carne senza scadere in esibizione e dichiarazione di prestazioni mirabolanti.
Spero vi leggano in tanti, per imparare, i poetastri dell’Eros.
Con ammirazione
N.
Grazie per le belle parole, cara N.
Credo però che i poetastri resteranno tali, e contenti loro!, né io posso perdermi nel considerare ciò che gli altri pèrdono. Delle loro insulse parole ne farà detriti il tempo e la critica feroce dei topi, rassicùrati. Così è stato sempre e così continuerà ad essere. Hanno voglia a spandere i loro gemiti per il web e le altre contrade della contemporaneità! La loro voce morirà sotto la neve.
sono realmente, sinceramente, semplicemente commossa.
Io sono realmente, sinceramente, semplicemente innamorato. Due anni son passati come un flusso a tratti difficile (noi siamo difficili), ma avvincente e colmo di eventualità.
Bisognerà insistere, che dici?
:*
bisognerà far la pace tutte le volte
Credo proprio di sì. 🙂