15
Tengo al caldo il ricordo dell’albero.
Il fuoco è il miglior nemico del dubbio.
16
Avete fatto dei vostri figli un’umanità degenere.
Avete addestrato il pensiero alla malattia e
alla morte.
Avete dato la mano e le spalle ai padroni.
Avete allargato la ferita del
desiderio credendovi liberi dalla cicatrice.
Avete disertato la poesia limitandovi a
regalare fiori alla vostra mediocrità.
Siete la feccia della materia,
lo scolo della filosofia,
la perversione di Dio.
17
Dio esiste e non esiste.
Gli UFO esistono e non esistono.
Il lettore di queste mie parole
esiste e non esiste.
Violenza per violenza,
preferisco l’odore del fieno appena tagliato,
le stronzate di un Céline
o i franamenti dell’amore che mi fan
dubitare d’ogni superficie.
18
Per tutte le carezze che non hanno risparmiato la
ragione.
Per tutte le ragioni che si son negate alla
vergogna della materia.
Per tutte le negazioni che hanno condotto il
sorriso del potatore ai nidi dell’amore.
19
Si diventa forti come ulivi a
furia d’invitare il vento.
L’impossibile non è una malattia.
Siamo noi
a esser malati di possibile e
a diminuire la realtà delle cose.
20
Io e il mio corpo ci diamo del tu.
Gli affanni,
qualche linea di febbre,
la legna da spaccare:
ogni fatica è un gioco a perdere con
la materia
Laureana Cilento, 31 dicembre 2020 – 16 gennaio 2021. Foto presa dal web.
Caro Carmine, le ricordo bene queste poesie che pubblicavi a getto su fb, esistono molte cose che non esistono
Sì, ogni tanto mi balocco affastellando un po’ di versi in questo mio spazio dopo averli concepiti magari altrove. Diciamo che qui tento di dar loro una prima vera rilegatura.