sono venuto a toccarti da molto lontano
perché trovavo bella
l’idea di costruire un nuovo abisso con te
abbiamo acceso un fuoco
e ci siamo giocati ogni favilla
fuori pioveva
e anche il cielo pareva venir giù a regolare la
follia dell’uomo
quando ci parlavamo
le nostre parole finivano al muro per non
intralciare i corpi
ci sono segni che non hanno la giusta violenza e
che per questo devono morire
prima che diventino museruole
sono venuto a toccarti
e uno sull’altro ci siamo fatti strada
tra baci abili e un futuro senza salvezza
null’altro può essere chiesto
alla nuda realtà che siamo
Tarda mattina del 27 ottobre 2011.
… e non c’è bisogno d’altro