anche quando ti senti le ossa umide per le voci che non vanno da nessuna parte / anche quando i ferri al pensiero fanno male / anche quando la materia di ciò che nasce sembra un fuoco di Sant’Elmo senza futuro / anche quando dai il colpo di grazia gli amici che si sono azzoppati strada facendo

sputo nello stagno / ammiro i cerchi sull’acqua che rispettano la costanza del pi greco / la bellezza sta forse nella parabola del vecchio monaco che si taglia una mano e l’appende alla porta del tempio? / l’incesto con Narciso è roba vecchia / il giorno è troppo aperto e luminoso / ciò che resta di dio vi ride in faccia dalla superficie delle cose

che la qualità della vostra mano divenga la perdizione delle linee / che nel vostro corpo ci sia un giardino con fiori di lava e carta vetrata / che possiate sterminare le formiche del dubbio per macerare i vostri pensieri più ottusi nella bocca senza nomi dell’alba / che venga un giorno senza più tempo nel quale morire e rinascere senza più scopo

Settembre 2011