andrò incontro alla morte
vestito di tutti i corpi che ho amato davvero
la mia morte è una bambina dispettosa
una troietta che ti tira i
capelli e fa le boccacce ai passanti
non si attraversa invano il proprio sangue
quando ci si accoppia con la morte degli altri
sarà puerile
ma io anniento la mia sofferenza offrendola al vento dei
tuoi ansimi
e ad ogni corpo che ci apra all’impossibile
mettere a quattro zampe il destino
inculandolo con amore
questa è poesia
[Testo dell’estate 2011. Foto di Robert Doisneau.]