Il poeta francese René Char legge alcuni passi di Feuillets d’Hypnos (raccolta del 1946). Lo spezzone video è tratto da un documentario dedicato a Char dal regista svizzero Michel Soutter nel 1967 e girato a l’Isle-sur-la-Sorgue, luogo d’origine e residenza del poeta. Più sotto, la mia versione in italiano dei frammenti testuali oggetto della lettura.
Queste note nulla devono all’amor proprio, alla notizia, alla massima o al romanzo. Anche un fuoco d’erba secca avrebbe potuto esserne l’editore. La vista del sangue torturato, una volta, ne ha fatto perdere il filo, ha ridotto a nulla la loro importanza. Furono scritte nella tensione, nella collera, nella paura, nell’emulazione, nel disgusto, nella scaltrezza, nel raccoglimento furtivo, nell’illusione del futuro, nell’amicizia, nell’amore. Il che vuol dire che gli eventi vi hanno inciso profondamente. In seguito, più spesso sorvolate che rilette. (…)
20
Penso all’esercito di fuggiaschi con appetiti dittatoriali che, in questo paese dalla memoria corta, coloro che son scampati ad un’epoca d’algebra dannata rivedranno forse al potere.
21
Amaro avvenire, amaro avvenire, ballo tra i rosai…
100
Dobbiamo superare rabbia e disgusto, dobbiamo condividerli, in modo da elevare ed estendere la nostra azione come pure la nostra morale.
101
Immaginazione, figlio mio.
102
La memoria non agisce sul ricordo. Il ricordo non ha forza contro la memoria. La felicità non monta più.
104
Solo gli occhi sono ancora capaci di lanciare un grido.
[Traduz. di Carmine Mangone]
Pingback: I miei 44 fili a piombo: 3. René Char, Foglietti d’Ipnos « POCHI AMICI * MOLTO AMORE :: Il blog di Carmine Mangone