Per Angela F.
«Mantenere aperta la ricerca in quel luogo dove trovare è mostrare delle
tracce e non inventare delle prove», Maurice Blanchot.
Guardiamo al male ferito a morte dall’amore e andiamo a ricreare il mondo senza bastare a noi stessi.
Perché confinarsi in una prova, in una manifestazione del già amato?
L’apertura non è mai una lacuna.
I tuoi occhi verdi sono la supernova che mi arriva dopo anni e anni di viaggio attraverso il futuro rivoltato.
Si torna avanti. Si accorda un vagito. Le ali del tuo sesso sormontano il piccolo nido della bellezza.
Da quando ti amo, stormi di cinciarelle mi ricordano tutto ciò che era sempre stato in volo da te a me – e che non si può ridurre alla facilità dell’amore.
C’è la gloria di una chiave del mondo forgiata dai nostri corpi allacciati. Una critica dei pensieri fermi, delle paure. Due ammassi stellari.
Ma non ti amerei, se non ti volessi come vita definitiva.
Laureana Cilento, 2 gennaio 2016. In alto: opera di Igor Piačka.
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