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Il poeta e amico sassarese Antonio Pibiri mi ha dedicato su Facebook – il 27 aprile 2016 – la poesia che segue. In calce, trovate una mia scrittura breve a mo’ di ringraziamento.
Per i poeti naturalisti
con l’occhio numeroso
e la seconda casa sui tetti.
Per gli apicoltori, i terrafondai
col nero di china sotto l’unghia
e le altre spezzate dai lampi.
Per lo sguardo inabitabile
che segna un confine silenzioso
di cerri e roverelle,
e le braccia pronte ai cuccioli.
Per loro solamente
che amo,
gli animali fantastici
verranno dal cielo!
(a Carmine M. e la sua casa nel Cilento)
ANTONIO PIBIRI
ad Antonio
Abbiamo capovolto le attenzioni dei maestri riportando le nuvole nel nostro pensiero.
In una casa piena di gatti, rivoluzione è andar coi cani.
Ogni giorno ha il suo miele, la sua potenza. Alle risorse nettarifere, corrono pensieri, corpi – l’inesausto.
Possedere tante morti in miniatura di cui sorridere. Lasciare che qualcosa si decanti e appaia limpido nel contrasto con la retorica. Tramutare parole in lucciole, in stami, ma senza mai imporre ai viventi una qualche natura.
CARMINE MANGONE
Laureana Cilento, mattina del primo maggio duemilasedici.
[Nella foto, un’opera della street artist spagnola Hyuro.]
Pingback: Intorno ad una poesia di Antonio Pibiri | Tramutare parole in lucciole, in stami | sergiofalcone
Bellissimo il tuo incipit Carmine: “Abbiamo capovolto le attenzioni dei maestri riportando le nuvole nel nostro pensiero”, ma del resto ha il peso specifico di tutta la tua scrittura. Quelle nuvole in tutta la loro escursione cromatica dei grigi fino al bianco lucente sono di nuovo dentro di noi, mobili e disposte a mutare senza posa. Ti ringrazio!
Grazie, Antonio, per i tuoi versi e l’amicizia. Adoro il testo che m’hai dedicato. Rende lo “spirito” di ciò che vivo attualmente, di ciò che inseguo – e anche di ciò che mi insegue.
Per-seguire un destino e trovare le parole per dirne il senso, la continuità. Credo che in questo possiamo ritrovarci. Anzi, in qualche modo, per il tramite di certi nomi (che non lasciano il discorso che trovano), ci siamo già ritrovati.
Tutto, molto bello.
Grazie per la condivisione.
Grazie, Francesco. Il merito va ad Antonio, che ha saputo emozionarmi con una manciata di parole come raramente mi accade.
Evidentemente, ne ha avuto una ragione più che sufficiente.