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Nel giusto equilibrio di roccia e sabbia acqua e fuoco grida e silenzio universali
Perfetto come l’oro
Lo spettacolo di cemento della Bellezza inchiodata
Ricatta

Fuori
La terra s’apre
L’uomo è ucciso
L’aria ristagna

Le nozioni dell’indipendenza zuccherano il sangue degli oppressi per il gusto degli oppressori
I fannulloni crepitano sulle fiamme del rogo
È la trasmutazione delle ricchezze armoniose
Il linguaggio dei portatori di scapolare Al crepuscolo
All’ora in cui i pesci arrivano in banchi
Respirare alla superficie del mare
Invariabilmente
La mano dai cinque ami
La mano divina
Coglie il frutto del sale

Ipotetico lettore
Mio confidente inoperoso
Con cui ho condiviso il panico
Quando la vanga ha rifiutato di mordere il lino
Possa un miraggio di abbeveratoi sull’atlante dei deserti
Aggravare il tuo desiderio di congedarti
I vivi parlano ai morti di medicina salvatrice di cecchino di azzardo alla ruota della ragione
Gli eserciti solidi son liquidi all’uscita degli uccelli dopo il breve esercizio della solitudine
L’incarnato compie un movimento rotatorio intorno a un simbolo d’una insignificanza desolante
Gli occhi meno avidi
Si abbracciano

Ma ecco il progresso
I mondi in trasformazione appartengono ai poeti frenetici
Le distrazioni assassine ai sognatori che le immaginano
Tocca allo spirito fondare il pessimismo dormendo
Al tempo della giovinezza del corpo
Veder crescere
La carne flessibile e dolce
Sopra i colori
Attraverso i cristalli delle coscienze inflessibili
Al capezzale della violenza dilapidata
Nell’animazione dell’amore
Quando lei passerà davanti al sole
L’ultimo, forse, incarnerà la luce

La poesia à la faveur de la peau è uno dei 22 Poèmes militants inclusi in Marteau sans maître (1934). Traduzione di C. Mangone. Opere di Jaya Suberg.