Mário Cesariny de Vasconcelos (Lisbona, 1923-2006), poeta e pittore portoghese. Dopo gli esordi neorealisti, entra in contatto con Breton nel 1947 durante un viaggio a Parigi. Tornato nel suo paese, costituisce il locale gruppo surrealista con Alexandre O’Neill e Antonio Maria Lisboa. (In fondo al presente post, un suo dipinto “automatico”: Maldoror, 1947).
Quando non potremo più piangere e le parole saranno dei piccoli supplizi e guardando indietro vedremo solo uomini privi di sensi, allora qualcuno salterà sul marciapiede, col viso già bello, ormai spontaneo e libero, e una canzone nata da noi due, dal più profondo di noi stessi, ci esalterà!
Tu lo sai quanto ti voglio e se siamo stati tutt’e due abbandonati, abbandonati per una bandiera, per una risata di sangue, per un salto nel buio, abbandonati dagli dèi lugubri, dal film che scorre e svanisce, dai pochi soldi, dalle leve giuste, dalla mobilia costituita da due sedie e un letto rifatto per crepar di nausea. Bambino mio, cui ormai manca solo sputare e spedire corpo e beni sulla barricata, mio simile, tu mi segui; tu sai che il cammino è insopportabilmente puro e nostro, è uno gnomo che sgrida dal tetto le erbe misteriose, è un ragazzo che cresce lungo le tue braccia, è un luogo per sempre solenne, per sempre temuto! Il Rossio è un posto per farti piangere. Siano salvi gli architetti! Piangeremo però così tanto che sarà un diluvio. Automobili-diluvio. Cappotti-diluvio. Soldatini-diluvio. E quando quest’acqua calda avrà inondato tutto, allora, architetti, lavorate di nuovo, ma con uguale cura e uguale volontà: venite a portarci rose e fil di ferro, uomini e fil di ferro, rose e fil di ferro.
[Da: Pena Capital, 1957. Traduzione di Carmine Mangone. N.B.: il Rossio è uno dei luoghi più noti del centro di Lisbona: la piazza Dom Pedro IV.]
Bello!
Sì, un bel testo. La poesia portoghese del Novecento ha generato delle vere perle, da Pessoa (e i suoi eteronimi) al fugace gruppo surrealista di Lisbona. A parte Pessoa (che mi attrae e mi disturba), io adoro O’Neill.
A parte Pessoa, che appunto “attrae e disturba” anche me, conosco poco la letteratura portoghese se non con le poche cose che ho letto sul web. Ma ho appena trovato un libro di O’Neil, non più edito, seguendo le tue parole. Grazie.
C’era una raccolta presente nella “collana bianca” dell’Einaudi. Immagino che tu abbia trovato una copia di quel volumetto.
Sì, su ebay. Sto aspettando con piacere l’arrivo del libro.