Amicizia verso il mondo è vegliare sul nido di cinciallegra – con almeno sette piccoli – che ho scoperto nella cavità di un ulivo.
Ho sempre avuto la ventura di vivere al di sopra delle mie capacità di parola, considerato soprattutto che vengo da una famiglia dove i libri presenti in casa, prima che io arrivassi alle elementari, si contavano sulle dita di una sola mano.
Quel poco che ho creato – parlo qui delle mie quattro carabattole di parole – mi ha permesso però di avere delle intense relazioni col mondo; poche, ma notevoli, e alle quali resto molto affezionato, benché alcune di esse siano ormai naufragate o abbiano esaurito nel tempo il loro potenziale di poesia.
Una grande carità sta nel saper sorridere anche all’erba che si calpesta. Il dubbio e la bellezza albeggiano continuamente fra le parole incaute e nutrono il movimento, mentre la bocca complice si mette a parlare con tenerezza persino alla morte.
Oggi pomeriggio, son riuscito a salvare un geco dalle grinfie di uno dei miei gatti. A molti parrà un’inezia, ma non a me. Nei muri a secco, anche le piccole pietre hanno un senso. – Esili premure fatali: una goccia contro la tristezza del mare.
Seduto su una pietra, e in preda al rumore d’un desiderio, lascio che il sole declinante si porti via ogni cautela e mi consegni all’improvvisa nudità del pensiero.
Laureana Cilento, 24 maggio 2019. Le foto sono mie.