Un regalo di Ilaria. Un attraversamento delle acque che ci separano dalle rive della com-unicità. Un tentativo di bellezza che assume su di sé tutti i generi scoscesi della gioia possibile. Per un desiderio che non desideri più una morte inutile. Per un amore che faccia a meno – forse, chissà – di ogni vanagloria separatista del sentimento. (Grazie).
*
Gioia di restare è un gesto,
residuo di esistenza bucata.
Siamo inchiodati alla stessa croce,
estasi è separazione,
Vivaldi di notte, un verso di Alejandra
e dopo l’acqua stilla,
evapora, non possiamo berla.
Dire acqua è dire nulla,
non estingue la sete, la parola
rivela un corpo estraneo.
Se io ti vedessi su questa radura
ti chiamerei rivale, e se tu
mi dicessi che non posso
evadere ti chiamerei Io.
Non sempre ci si abbevera
alla sorgente diafana, ma so che
in quelle acque l’Altro sono Io.
Estasi è scissione, ricongiungimento.
L’erba fredda sdrucciolevole su cui
mi spogli: bagnàti i capelli, accarezzàti
i seni, le mani sull’addome. Aspettami,
presto ti confiderò che vivere è morire.
22 aprile 2021. Opere: Mary Beth Edelson.
Pingback: Gioielli Rubati 147: Grazia Palmisano – Ilaria Palomba – Massimo Botturi – Mauro Contini – Maria Felicia Gelonesi – Vetera Decastro – Rita Bonetti – Enrico Marià. – Il Canto delle Muse
Pingback: Gioielli Rubati 147: Grazia Palmisano – Ilaria Palomba – Massimo Botturi – Mauro Contini – Maria Felicia Gelonesi – Vetera Decastro – Rita Bonetti – Enrico Marià. | almerighi
ma che bella operina, grazie per aver proposto questa autrice che non conoscevo, o di cui non mi ricordavo: la rubo per il Domenicale del 6 giugno