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I primi versi del poemetto Le Grand jamais (Il grande mai), risalente al 1981. La versione integrale, col testo originale a fronte, la potete leggere in Il sesso senza fine va a letto con la lingua ortodossaNella foto, Joyce Mansour in compagnia di André Breton.

 

Avete letto?
Avete scritto?
Avete letto ciò che avete scritto?
Chi siete?
E soprattutto
Cosa vi aspettate dal pasticcio?

Ho amato
Ho ucciso
Ho amato colui che si è ucciso
Post scriptum al Cairo
Dopo tutto
La trance segue la carneficina
Come il garofano lo schifo
Chi assapora le ciliege del leone spompato?

Quando la folla si ritira
La cozza con la perla
Fa posto a un animale senza testicoli
Chiocciola in corazza da pivello
Armata di genitalia in rovina

Gli uomini vendono caro il loro bianco di balena
Candele della veglia
Candele della processione
Candela senza fiamma per notte di nozze al paese
Candele schiumanti la vecchiaia abbattuta
Lasciate cantare i bei cetacei
Nei bassifondi delle città
Vanno alla deriva i solitari
Una goccia di sperma all’entrata del metrò
E la paura ovipara diverrà un terremoto
Dove sono i pescecani?

Scotennate chi non sa piangere
Scotennate i bambini che urinano senza trattenersi
Scotennate i romanzieri che si accalcano al laminatoio
Del caso che fa bene le cose
Chi vuol bere a volontà sulla zattera della Medusa
Che nasconde la manina piantata nella terra
Del vaso da notte?
Scotennate chi arriverà a dire: ho dovuto sognare all’alba dell’ultimo giorno
Il suo cranio diverrà un guscio di tartaruga

Se il cavallo è la patria del nomade
La mosca il paravento del cieco
E il seno il bersaglio del cancro
La guerra non è che un sogno di fucile
Il muco della tomba irriga i campi
Del sonno selvaggio
In una notte lunga come l’inverno per uno scorticato
Sulla banchisa
L’addestramento dei cani con le fistole
Non prende di sorpresa la morte sul suo trespolo
Ella cavalca il forte vento dei proprî mestrui
L’aquila sparisce il ragionamento sfugge
Chi sa della sofferenza del sassolino?

(…)

 

Traduzione di Carmine Mangone