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ab imis, Éliane Michaud, erotismo, poesia erotica, poesia femminile, poesia nordamericana, pompini e vecchi merletti
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Sono lieto di presentare un nuovo titolo del progetto editoriale Ab imis. In questo caso, dopo il mio lavoro su Lautréamont, introduco in Italia l’opera poetica di una sconosciuta autrice del Quebec, Éliane Michaud. Qui di seguito potete leggere sei suoi testi, nonché alcuni passi della mia introduzione (ho inserito, per comodità di lettura, due note tra parentesi quadre).
- Éliane Michaud, C’è una verità che muore a ogni pompino, a cura di Carmine Mangone, Ab imis, 2018, testo originale a fronte, 100 pp., ISBN 9780244066208.
Il libro può essere acquistato in digitale su < Kindle Store >
* * *
(…) Nella primavera del 2006, a Parigi, fui ospite di Claude Courtot, uno dei membri ancora in vita di quello che era stato il gruppo surrealista storico.
Una sera, dopo aver cenato a casa sua, stavamo parlando del mio interesse per la poesia erotica e per Joyce Mansour [Ho dedicato finora due lavori alla surrealista angloegiziana: Joyce Mansour, Fiorita come la lussuria, Nautilus, Torino, 2003; Il sesso senza fine va a letto con la lingua ortodossa. Poesie di Joyce Mansour e Benjamin Péret, [dia*foria / Cinquemarzo, Viareggio (LU), 2017], quando Claude s’illuminò improvvisamente: «Devo farti leggere una cosa!».
Fu così che mi ritrovai fra le mani il dattiloscritto di una sconosciuta canadese, Éliane Michaud.
Stando a ciò che mi disse Courtout quella sera, lo “scartafaccio” era giunto alla direzione della rivista letteraria Supérieur Inconnu, fondata nel 1995 da un altro ex surrealista, Sarane Alexandrian, e gli era stato fotocopiato (non so per quale ragione) da un redattore stesso della testata.
Alla raccolta poetica era acclusa una brevissima nota dell’autrice: «Mon nom est effectivement Éliane Michaud et je suis née à Laval (Quebec) en 1976. Je m’occupe de philosophie, mais surtout de ma vie. La poésie, pour moi, c’est une erreur merveilleuse. Aimez mes erreurs, si vous voulez» [«Il mio nome è effettivamente Éliane Michaud e sono nata a Laval (Quebec) nel 1976. Mi occupo di filosofia, ma soprattutto della mia vita. Per me, la poesia è un errore meraviglioso. Vogliate bene ai miei errori, se vi va». In queste poche righe, il lettore noterà senz’altro l’uso pleonastico dell’avverbio effettivamente, che qui s’impiega quasi a voler rimarcare una presenza, un’effettualità, nonché, a seguire, quelle tre frasi lapidarie, stupefacenti, che si scolpiscono fin da subito nella memoria].
Sfogliando velocemente l’opera della Michaud mi resi subito conto della potenza e dell’immediatezza espressiva della sua poesia. Chiesi quindi una copia del tutto a Claude e lessi i testi già il giorno dopo, restando affascinato dalla scoperta e ripromettendomi di farne qualcosa una volta tornato in Italia. (…) – Carmine Mangone
* * *
Poesie di Éliane Michaud
*
Un tipo di quelli tirati su dalla mamma
perché possano guardarsi allo specchio ogni
mattina per odiare ciò che vedono.
Vuole scoparmi.
Vuole scoparmi coi suoi dannati alessandrini.
Vuole scoparmi anche in culo.
Vuole scoparmi con tutta quella sua filosofia che sa di merda.
Per questo, ho risputato tutta lo sperma ingoiato,
l’ho risputato contro la poesia zoppicante.
Non sono la sua musa.
La vita mi sorride.
Non sono la musa di nessuno.
*
C’è un sesso che bussa alla porta della
verità
e c’è una verità che muore a
ogni pompino.
*
I miei primi germogli
fecero impazzire tutti gli elementi,
persino il sole, persino la linfa.
Senza il pudore delle foglie,
ero stata radice folle
e breccia incauta nell’inverno degli uomini.
*
Gli uomini pretendono ancora l’amore,
eppure l’infinito risponde ormai solo
agli smarriti.
Quando le giornate si allungheranno,
sollevate la testa
e guardate la neve,
questa rosa bianca del tempo,
anche se neve non farà mai rima
con sborra.
Solo così si potrà
mistificare la malattia delle parole
per affrontare di nuovo l’ignoto.
*
È paradossale.
I frammenti del mondo ci separano.
Il cuore ci uccide.
Le stelle collassano.
Anche i fiori più belli marciscono.
Ciò significa che non c’è alcuna speranza nella speranza.
Ci tocca quindi amare al di qua della notte
e secernere misteri.
*
Tutti gli uomini della mia vita
erano primavere difficili.
Il loro seme rimane incerto e sperduto
fra gli interstizi del divenire.
[ Traduzione di Carmine Mangone ]
Eliana Michaud sfondando il linguaggio riesce a vivere d’eccessi con la dovuta ironia e con la sensualità del suo corpo sessualmente poetico, che mette in ridicolo il linguaggio con tutte le sue istituzioni e i pseudo valori che lo rappresentano.
Credo che tu abbia sintetizzato l’essenziale (e ciò che io, da lettore e traduttore partigiano, cerco di dire nella mia prefazione. Solo le donne, solo certe donne ci smarriscono riportandoci a casa in una mente e in un corpo migliori. Sta a noi maschietti accogliere la differenza onde farne un nido di affinità praticabili e po-etiche senza subordinazioni.
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Grande! Una me la rubo per il Domenicale del 21 febbraio, ovviamente ho scaricato il libro
Puoi usare tranquillamente ciò che ti pare. Grazie, Flavio, come sempre.
L’ha ribloggato su CIANURO EMOTIVO INCHIOSTRO D'ANIMA SINISTRAe ha commentato:
❤