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Ero stato indeciso per diversi mesi sul pubblicare o no una sorta di ultimo atto delle mie scritture in versi.
In realtà, era la mia stanchezza nei confronti di certe strutture, di certi clichés (i miei, quelli degli altri), a condurmi verso un’esasperata idiosincrasia.
Beninteso, credo sempre nella necessità di un mondo maggiormente “poetico”, ma sono anche convinto che i vari frequentatori del milieu letterario o artistico siano molto distanti dal voler metter mano realmente alle trasformazioni che urgono.
Errore di valutazione piuttosto grossolano, il mio, errore quasi ventennale, credere che in un ambito separato si potesse abbattere ogni separazione. Invece niente di più contrario a questa mia presunzione (eppure avrei dovuto far tesoro della storia di certe “avanguardie” del Novecento! Quanta stolta ingenuità nelle mie pretese!…).
Per cui è giunto il tempo di prendere commiato e di aderire ad altre “pretese” (si spera più fondate), volgendo il volto in favore di una bella ventata d’aria fresca.
Quanto al resto, almeno a ciò che era necessario dire senza farla troppo lunga, troverete tutto nella nota introduttiva.

Si può scaricare l’ebook, gratuitamente, ai seguenti link:

mio blog :: sito della Maldoror Press :: Internet Archive :: Scribd

Ah, dimenticavo!… I disegni (splendidi!) sono di Simona Pocorobba.
Buona lettura.

P.S.: la quasi totalità delle poesie di Non me ne frega un cazzo della letteratura sono state pubblicate, talvolta in una versione leggermente diversa, su questo stesso blog nell’anno 2011. Tipo queste: <1> <2> <3>