Carmine Mangone, La qualità dell’ingovernabile. In appendice: Fuoco sui ragazzi del coro, Gwynplaine edizioni, Camerano (AN), novembre 2011, 128 pp., brossura, euro 12, no copyright, distribuzione NdA.
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Recensione su Mangialibri di Gian Paolo Grattarola (maggio 2012)
[Ultimo aggiornamento dei link: 14 ottobre 2012]
Ci sono libri che non finiscono all’ultima pagina e libri che possono essere letti anche in modo non convenzionale, quasi come se restassero fedeli all’eco di un’avventura (almeno tentata, accarezzata).
Il libro è sempre una soglia, una porta socchiusa. Non trattiene idee o mondi, ma semmai li semina, li spalanca. Apertura incessante su ciò che amiamo, desideriamo, oppure su ciò che critichiamo o addirittura odiamo, nonché, a saper vedere, su come tutto questo potrebbe o dovrebbe ancora essere. Altrimenti il libro, semplicemente, non è. Voglio dire: resterebbe solo un anticipo di morte; un pezzo di marmo lavorato, sì, ma pur sempre cosa inerte.
Il mio La qualità dell’ingovernabile raccoglie due opere in un solo volume. Opere che sono complementari e che portano avanti lo stesso pensiero, la stessa protervia amorosa, benché con stili di scrittura e registri testuali che arrivano a diversificarsi (e ad intersecarsi) senza per questo pregiudicarne la coerenza.
La prima parte – quella che dà il titolo al libro – è stata scritta in maniera non lineare e decisamente anti-dialettica, per salti e accrescimenti successivi, incastrando decine di frammenti in un modo che, a distanza di alcuni mesi, mi appare come ingegnosamente naturale (e i lettori più accorti se ne renderanno conto subito, anche leggendola in “modalità random”).
L’appendice, invece, è stata sviluppata su un social network nel gennaio-febbraio 2011 e presenta elementi narrativi e storici facilmente individuabili – l’excursus amoroso e combattente di una coppia di miliziani anarchici nel biennio 1936-37 in Spagna – il tutto però calato in una dimensione violentemente poetica, dove non esistono più mezzi termini e dove ogni parola, ogni immagine, ogni idea mira a far saltare in aria quelle precedenti per rilanciare in avanti (passatemi la formula) il gioco dell’amore e dell’insorgenza.
Se dovessi dare un senso trasmissibile e complessivo a questo libro, potrei forse intravederlo (ingenuamente?) nella ricerca e nel desiderio di snidare – all’interno di una vita e di un linguaggio ormai logorati dalla tarda civiltà capitalista – quei segni che possano ancora permetterci di creare un movimento unitario all’interno delle nostre vite mettendo in comune alcuni “tasselli” per me imprescindibili: l’amore, la poesia, l’anarchia, l’odio, il movimento della materia, la critica del tempo lineare, il corpo dei viventi che non si subordina alle pulsioni di morte della merce, la bellezza che resiste o rinasce all’interno delle nostre “comunità di cuore”, ecc.
Lungo la strada ho fissato quindi dei pensieri, ho ammucchiato delle pietruzze, ho salvato alcune delle mie visioni. Ne è nata così un’opera che non si chiude in se stessa e che non intima una vera direzione al pensiero e alla poesia che agiscono in essa.
Il flusso è indiavolato, a tratti ostico, a volte davvero ingenuo, ma il tutto resta comunque un quadro assai fedele di ciò che mi trasporta e mi rende umano da quasi 25 anni – e che infine ho deciso di condividere per creare ulteriore movimento e condivisione.
Il libro esce per le edizioni marchigiane Gwynplaine, per le quali avevo già curato nel 2010 Aforismi di un terrorista di Emile Henry (la cui appendice era peraltro un embrione dell’Ingovernabile).
La pubblicazione non è soggetta a copyright e presenta in copertina il dettaglio di un inchiostro dell’artista torinese Marco Castagnetto. Ha un formato A5, 128 pagine e un prezzo di copertina di 12 [dodici] euro.
Potrete acquistarla nelle maggiori librerie (la distribuzione commerciale è curata da NdA), oppure sui principali portali web (terrò aggiornata la lista degli stessi in cima a questo post).
In alternativa, i miei amici e lettori possono richiederne delle copie anche direttamente a me, scrivendo all’indirizzo di posta elettronica: pochiamicimoltoamore@subvertising.org. Per quanto mi sarà possibile, garantisco sconti per acquisti di più copie e abbuoni delle spese postali.
Chiudo con un caro saluto a tutti, in particolare a Donatella (unica dedicataria del libro) e ai compagni della Gwynplaine per la gioia e il rispetto che mettono da sempre nelle loro passioni.
Carmine Mangone, 14 novembre 2011
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Questo libro e’ davvero ingovernabile. Scorrendo le pagine la netta impressione e’ quella di una voluta disarmonia.
E’ come il gioco di due bambini che tenendosi per mano, scorrazzano in un campo pieno di fiori puntellato di grandi pozzanghere. Dopo la pioggia, i bambini si divertono a saltare da una pozzanghera all’altra. La mamma ha detto loro di non sporcare i calzoncini puliti, ma di quanto in quanto i bambini perdono terreno e finiscono nell’acqua sporca.
Sporca per la mamma, ma non c’e’ nulla di sporco nella terra invasa dalla pioggia. Solo l’impronta della natura a oltraggiare la divisione netta e erronea fra prato e fango, nettezza e putridume, bene e male.
Quello di Carmine e’ un esistenzialismo esasperato, senza limiti, senza appigli se non quello della parola. Una parola amata, sognata, usata. Una parola limitata. Oltre la quale muoversi per sgretolare concetti e morale, senza abrogare quest’ultima ma rilanciandola verso uno spazio solo apparentemente illusorio ma certo molto piu’ concreto della concretezza paventata e sbandierata dal comune raziocinare.
D’altro canto, amore e sovversione altro non possono essere se non due bambini che tenendosi per mano giocano a sporcarsi, tanto poi sfiniti, si abbandoneranno alla terra e al sole per asciugarsi. …
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Sarà disponibile anche una versione ebook di questo tuo lavoro, Carmine?
Magari con la stessa, bellissima, copertina… 🙂
No, cara Silvia. Per il momento le edizioni Gwynplaine non hanno in programma una collana digitale, mi spiace.
Non penserete mica di scoraggiarmi? 🙂
Vada per il buon, vecchio, odoroso cartaceo.
Nessuna intenzione di scoraggiarti. Lo trovi agevolmente online e puoi richiederlo ovviamente in qualsiasi libreria. La distribuzione è partita e ho i primi feedback positivi, per cui… 😉
Orgogliosa di te, orgogliosa di quello che -anche di noi, di ciò che siamo, hai saputo dire e che spero,molti farebbero bene a mettere in pratica.
La tua dedica su questo libro è il più bel regalo che mi sia stato fatto.
Presuntuosamente, orgogliosamente felice.
Doni.
Poteva essere altrimenti? L’interlocutrice di molti passi del libro non è affatto una costruzione letteraria o ideale: sei tu. Non so se di questo puoi esserne orgogliosa o meno. So per certo che ne sono orgoglioso io. ❤
speriamo con i nostri limitati mezzi di far girare il più possibile questa eccellente pubblicazione, che valorizza il nostro catalogo. siamo contenti che la collaborazione mangone/gwynplaine non si esaurirà con questo libro e che già altri progetti comuni si profilano nel nostro orizzonte 🙂
Caro Orlando, ho la presunzione di credere che questo libro finirà nelle mani giuste. Forse ci vorrà tempo, ma penso, anzi sono convinto che l’Ingovernabile avrà una sua storia e che saprà creare “movimento”. D’altronde, privilegiando la qualità dei contenuti (mai come stavolta, direi, almeno per quanto mi riguarda, vista anche la ricchezza della macchina testuale) non possiamo certo attenderci legioni di lettori.
Il nostro sodalizio è destinato a continuare, bien sûr, e a dare altri frutti. Come si dice? Chi vivrà vedrà (e leggerà). 😉