[ fuori catalogo – verrà ripubblicato in formato digitale da Ab imis entro la primavera 2021 ]
Carmine Mangone, Esercizi di accanimento, Serpent Kiss Digital, 2017, pp. 82.
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Scheda del cartaceo su: < Amazon >
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Nota in quarta di copertina:
Per circa una dozzina d’anni, l’autore ha cesellato o buttato giù in modo inconsulto le scritture brevi che formano Esercizi di accanimento. Questo piccolo libro, con ogni evidenza, è formato infatti da aforismi, minute riflessioni e rasoiate poetiche che si pongono però meno come tentativi di sintesi e più come inciampi, incidenti del pensiero. I temi trattati variano molto: erotismo, scrittura, anarchia, punk, calcio, ma il tutto è attraversato da una corrente ironica, da un filo rosso che vuole innescare entusiasmi, disgusti, permettendo al lettore di piantare le tende lungo il bordo di quell’abisso che si chiama divenire. Ogni frammento di testo, qui, è sempre un grimaldello per insidiare i corpi, il mondo. Schierandosi contro i luoghi comuni dell’esistente, e ibridandoli senza pena, l’autore si dà un compito immane, sproporzionato: contribuire criticamente ai movimenti comuni dei viventi. Solo così, a suo avviso, può manifestarsi degnamente quell’accanimento che ancora si mette nel voler amare.
Nota dell’autore (9 ottobre 2017):
I tanti amici che hanno letto e amato Così perdutamente umani, il libricino uscito per Nautilus nel 2010, non potranno che apprezzare anche Esercizi di accanimento. Quest’ultimo volumetto, infatti, come il primo, si compone di massime, sentenze e scritture brevi che si leggono tutte d’un fiato, pur non concedendo quasi nulla, beninteso, alla facilità e al mainstream.
C’è però una differenza essenziale tra le due pubblicazioni: mentre Così perdutamente umani aveva per tema principe (e quasi esclusivo) quello dell’amore carnale, gli Esercizi spaziano invece tra svariati argomenti, tra i quali: l’erotismo, l’anarchia, il punk, i libri, la poesia, il calcio…
Invitandovi a leggerlo (lo reperite per il momento unicamente sul web e solo su carta), mi auguro che esso trovi la stessa diffusione e la medesima benevolenza che ha finito per avere, sorprendentemente, la piccola pubblicazione del 2010.
Ultima cosa: per farvi cosa gradita, ho accluso in appendice una nuova versione di Come per un tentato amore, testo che fu in origine la sezione conclusiva del mio Mai troppo tardi per le fragole (libro edito nel 2009 e ormai introvabile da diversi anni).
Estratti del libro su Pochi amici Molto amore: <1> <2> <3> <4> <5>
Il titolo di questo libro è perfetto: cos’altro è, per l’autore, questo reiterare concetti, provare forme, questo mettere alla prova parole attorno ai vari sensi del mondo che lo attraversa, fino lì dove è ora, se non accanimento nel e del vivere stesso?
Diviso in capitoli, che vogliono essere tematici quasi, il suo pensare scorre nel tuo (mio) leggere, aggrappandosi alle mancanze del tuo (mio) senso comune, diventando compulsivo-urgente-rumoroso-verso la fine, punti su punti e brevi frasi, quasi invettive, quasi mitragliate.
Ho letto piano, ho riletto a colori, e sempre trovo nelle pagine 11 e 12 la più bella dichiarazione d’amore per una donna, per un lettore.
“Ho sempre parlato solo a te, in questi anni. Tu che sei stata per me il rigore delle abitudini senza padroni -e tu stessa l’abitudine meno irriflessa, la più bella, la meno disposta a farsi schiacciare da quel mio ordine mobile che è nato proprio a partire da essa.
Ho sempre parlato solo alle tue intelligenze, ad ognuna delle tue intelligenze. Le voci schiaccianti di alcuni momenti -troppo sani o troppo folli- ci portano però puntualmente a ricombinare la bellezza delle nostre abitudini. Amore è anche questo, forse soprattutto questo.”
L’ha ribloggato su CIANURO EMOTIVO INCHIOSTRO D'ANIMA SINISTRA.